venerdì 25 settembre 2015

Grassi alimentari sul banco degli imputati: chi è il migliore?

Una recente ricerca canadese pubblicata sul British Medical Journal ha assolto gli acerrimi nemici della dieta, conosciuti meglio come “acidi grassi saturi”, dall’accusa di essere associati ad un aumento del rischio di malattie cardiovascolari (ictus, diabete 2 ecc..) e di morte.

Ma dove troviamo questi acidi grassi che fino ad ora sono stati “demonizzati” ed etichettati come cattivi dagli esperti in nutrizione? Sono nel latte e nei suoi derivati come burro e formaggi, nel lardo, strutto, pancetta e altri grassi animali: alimenti comunemente conosciuti come grassi e poco salutari e spesso e volentieri evitati (o al massimo limitati) da chi vuole mantenersi in forma.
La ricerca in questione ha emesso una sentenza di colpevolezza nei confronti di un altro tipo di acidi grassi, quelli trans: questi sono acidi grassi insaturi (quelli che troviamo nei grassi vegetali come l’olio per esempio) ma subiscono una reazione industriale, definita di “idrogenazione”, esattamente come accade per la produzione di margarine e dei grassi idrogenati. Gli acidi grassi trans si possono quindi trovare in gran parte dei prodotti da forno industriali (ricchi di grassi idrogenati) ma si possono formare anche a seguito del superamento del punto di fumo dell’olio usato nella frittura.
Dunque, se i primi non risultano associati a mortalità per tutte le cause, questi ultimi risultano associati a un aumento del 34% di morte per qualsiasi causa, del 28% di morte per malattia coronarica e del 21% per malattie cardiovascolari.
Quindi come ci comportiamo a tavola? Rimane assodato che gli effetti positivi sulla salute sono sempre prodotti dagli acidi grassi insaturi come l’olio extravergine di oliva o gli omega 3 contenuti nel pesce azzurro e omega 6 contenuti in legumi e frutta secca. Questo studio rivela però che possiamo smettere di incolpare del tutto gli acidi grassi saturi contenuti in burro e formaggi cercando di  inserirli nella nostra dieta quotidiana senza esagerare (secondo la piramide alimentare i latticini vanno assunti 2/3 volte alla settimana).
Attenzione quindi ai prodotti confezionati: se leggete attentamente le etichette e notate le diciture “grassi idrogenati” o “acidi grassi trans” evitate di acquistare quel prodotto e sceglietene invece uno che contenga acidi grassi insaturi oppure, ed è la scelta più salutare, preparate voi in casa biscotti o snack per tutta la famiglia: in questo modo non rinuncerete al sapore del dolce e sapete esattamente che ingredienti avete usato.
Vi lascio la ricetta di una torta semplicissima con ingredienti naturali e genuini tutta da provare:
 
 
 
TORTA DI CIOCCOLATO FONDENTE E NOCI
 
INGREDIENTI:
-          100 g. di cioccolato fondente 80%
-          180 g. di zucchero di canna
-          200 g. di farina integrale (o semi-integrale)
-          250 g. di latte (per intolleranti latte di mandorla o di riso)
-          Lievito naturale
-          Noci
 
PROCEDIMENTO:
Setacciare la farina in una ciotola, aggiungere lo zucchero, il cioccolato precedentemente ammorbidito sul fuoco, il latte fino ad ottenere una consistenza cremosa.
Aggiungere una manciata di noci sminuzzate ed il lievito.
Versare in una tortiera rivestita di carta da forno ed infornare a 180°C per 20/30 minuti (provare la cottura inserendo al centro uno stuzzicadenti).
Spolverare la superficie della torta con noci tritate ed accompagnare con una tazza di tè verde per
ogni commensale.