Lo sapevate che il riso Venere è nato in Italia nel non lontano 1997? Si
tratta infatti di un incrocio tra due varietà di riso: la prima, una varietà
asiatica di riso nero messa a disposizione dall’IRRI (Istituto Internazionale
di Ricerca sul Riso con sede nelle Filippine quale più importante Ente per la
conservazione delle varietà di riso del Mondo) e la seconda, una varietà di
riso padana. Tutto questo è stato possibile grazie al Centro Ricerche di Sa.Pi.Se (Sardo Piemontese Sementi), presso la
Tenuta Borgarino di Sali Vercellese (VC),
che ha effettuato l’incrocio.
Adesso Sa.
Pi. Se. detiene il brevetto europeo e dal 2008 ha costituito la “Filiera Riso
Venere” che rilascia ai produttori il logo di adesione (www.risovenere.it) e
autorizzazione visibile anche sulla confezione del Riso Gallo Venere.
Nella lontana Cina, il riso
nero, esiste già da molto, ma per le difficoltà di coltivazione era riservato,
sino all’Ottocento, alle tavole dell’Imperatore e della sua corte. In Italia
non era mai arrivato prima per la difficoltà della varierà ad adattarsi ai
climi nostrani. La leggenda narra che fosse apprezzato alla corte degli antichi
imperatori, unici consumatori del tempo, per la sua rarità. Infatti la
diffusione nelle colture era limitata a causa della ridotta produttività di
questa pianta. Ancora oggi in Cina il riso nero è considerato un alimento
prezioso ed è consumato da persone anziane, da gestanti, da malati per la
ricchezza di proteine e di sali minerali (ferro, manganese, selenio).
Il Venere è
un riso dal
chicco piccolo e profumato, con un aroma che ricorda il pane appena sfornato,
tipico dei risi orientali. Il colore del chicco è ebano, mentre quello delle
spighette tende al grigio. La pigmentazione scura del prodotto finito è data
dalla presenza di un pericarpo (l’involucro del seme) nero: il prodotto infatti è un riso integrale che
non viene sottoposto ai trattamenti che lo privano dei tegumenti (sbramatura e
sbiancamento) come ad un normale riso brillato. Infatti, grazie ad un
diverso tipo di macinatura viene rimossa esclusivamente la buccia, parte non
edibile del prodotto, permettendo così di ottenere un riso più ricco e stabile
in nutrienti.
- CARATTERISTICHE NUTRIZIONALI RISO VENERE
Il riso Venere possiede
tantissimi nutrienti in grado non solo di renderlo un prodotto culinario
straordinario per il palato ma anche di essere un alleato importante per la
nostra salute.
La caratteristica forse più
importante del riso Venere è costituita dalla sua digeribilità, superiore a quella di qualsiasi altro cereale. Inoltre
esso è particolarmente indicato anche nella dieta del paziente diabetico in quanto non provoca
repentini innalzamenti della glicemia:
il riso infatti possiede granuli di amido molto piccoli e regolari all’interno
dei suoi chicchi, il che lo rende molto più facile da digerire ed evita un
innalzamento troppo rapido della glicemia a seguito della sua digestione.
L’elevato contenuto di acido linoleico e linolenico, acidi
grassi essenziali indispensabili per le normali funzioni di tutti i tessuti e
organi, ne garantisce il fabbisogno fisiologico. Il basso contenuto di sodio ed
elevato di potassio rende il riso utile per l’ipertensione arteriosa ed in
tutte le patologie caratterizzate da ritenzione idro-salina.
Per quanto riguarda i sali minerali il riso Venere
contiene una notevole quantità di silicio,
oligoelemento utile nella formazione e nella riparazione del tessuto osseo, un contenuto di ferro quattro volte
superiore al riso comune ed il doppio del selenio che svolge un’importante
attività antiossidante, utile per il miglioramento delle difese immunitarie, e
per ritardare l’invecchiamento. Inoltre il selenio massimizza l’utilizzo dello
iodio da parte della nostra tiroide: quindi se soffriamo di una tiroide un po’ “pigra”
il riso Venere risulta essere un’ottima alternativa ai nostri primi piatti
classici.
Venere inoltre ha un alto contenuto di antociani, sostanze vegetali presenti anche nei mirtilli ed in altri
vegetali, capaci di catturare i radicali liberi ed evitare l’ossidazione,
che conferiscono al riso Venere proprio il suo caratteristico colorito
nero.
Gli antociani contribuiscono all’inibizione della lipasi pancreatica,
enzima che interviene nella digestione dei grassi, e
contribuiscono alla riduzione della solubilità del colesterolo; consumare
riso nero può quindi essere utile per ridurne l’assorbimento.
Tra i tanti antiossidanti di cui è ricco abbiamo anche gli acidi
fenolici: fra questi il più abbondante è l’acido ferulico. Fra le
proprietà dei fenoli e delle antocianine vi è quella di ridurre il rischio di
sviluppare malattie cardiovascolari, diabete e obesità.
Il valore energetico del riso
Venere per 100 g di prodotto corrisponde a 355 kcal. Ha il 10% di
proteine(quasi il 2% in più del riso bianco) e queste sono di alto valore
biologico, grazie all’elevato contenuto dell’amminoacido lisina.
Il riso Venere infine è ricco di vitamine idrosolubili
tra cui la B1 (tiamina), la B2 (riboflavina), la PP (niacina) e di vitamina E.
- USI DEL RISO VENERE
Grazie al suo aroma può essere utilizzato come infuso (un cucchiaino in una tazza d’acqua calda) rimineralizzante, antianemico (grazie al ferro) e antiinvecchiamento (grazie al selenio).
Il riso
Venere può essere consumato previa cottura di circa 35 – 40
oppure miscelato con altre varietà di riso bianco come primo piatto o contorno.
Macinato e unito a farina di grano si presta ad essere trasformato in pasta o
pane o utilizzato in pasticceria, macinato e unito a semolino o farina di mais
come polenta aromatica e digeribile, oppure macinato e unito alle patate per
preparare gli gnocchi. È ideale anche per antipasti (pomodori ripieni al riso Venere,
piatto ideale per l’estate che si avvicina) ma anche per secondi piatti con
pesce e insalate fredde.
Vi lascio una ricetta di un primo piatto
classico con questo riso, ma numerosissime altre ricette interessanti le potete
trovare sul sito www.risovenere.it
Riso nero con zucchine e gamberi
Ingredienti per
4 persone
- 300 g di riso nero
- 2 zucchine
- 200 g di gamberi
- 4 cucchiaio di olio extravergine di oliva
- 1 scalogno
- 1 cucchiaio di erba cipollina
- 50 ml di vino
Preparazione
Mettere a
bollire l’acqua. Una volta raggiunta l’ebollizione, salare e cuocere il riso
nero per 18/20 minuti.
Nel frattempo tritare lo scalogno e farlo appassire in 4 cucchiai d’olio extravergine di oliva.
Aggiungere le zucchine in padella, far cuocere a fuoco vivace qualche minuto e aggiungere anche i gamberetti.
Sfumare con il vino bianco. Lasciar cuocere per altri 5-10 minuti.
Nel frattempo tritare lo scalogno e farlo appassire in 4 cucchiai d’olio extravergine di oliva.
Aggiungere le zucchine in padella, far cuocere a fuoco vivace qualche minuto e aggiungere anche i gamberetti.
Sfumare con il vino bianco. Lasciar cuocere per altri 5-10 minuti.
Scolare il riso
nero e saltarlo nella padella con il condimento.
Pochi istanti
prima di togliere il riso dalla fiamma, aggiungere l’erba cipollina tritata
finemente.
Servire il riso
nero con gamberetti e zucchine ben caldo e… buon appetito!