Come ricorda l’American Chemical Society, nel 2012 il diabete di tipo 2
negli Stati Uniti ha interessato più dell'8% della popolazione e ha comportato
un costo di 175 miliardi di dollari al Paese. Alcune persone possono gestire la
malattia grazie all'esercizio fisico e a cambiamenti nella dieta,
mentre altri prendono dei medicinali.
Ma ora una nuova ricerca scientifica ha evidenziato che il metodo di
coltivazione di origano e rosmarino
può fare la differenza per quanto riguarda le sostanze contenute in queste
piante e hanno identificato le caratteristiche più promettenti di entrambi per
contrastare il diabete tanto quanto i comuni medicinali.
I ricercatori hanno voluto valutare la capacità di queste erbe di
interagire con gli enzimi legati al diabete, lo stesso target che si utilizza
per la scelta dei medicinali. Hanno così constatato che rosmarino e origano
coltivati in serra contenevano più flavonoidi e polifenoli rispetto alle
versioni essiccate. Ma il metodo di coltivazione non influiva sulla
concentrazione delle sostanze in grado di inibire l'enzima del diabete.
Gli estratti commerciali di origano greco, origano
messicano e rosmarino sono risultati i più efficaci per l'inibizione
dell'enzima e la riduzione del rischio di diabete di tipo 2. Queste due
erbe aromatiche dunque aiutano ad abbassare i livelli di glucosio nel sangue.
Ma la natura ci aiuta ancora: secondo
una precedente ricerca, esistono altri aiuti naturali per contrastare il
diabete, a partire dalla cannella, che aiuta a ridurre la glicemia, ma
anche il colesterolo LDL e i trigliceridi.
Saranno comunque necessari ulteriori studi per approfondire l'argomento e
per capire ancora meglio i meccanismi molecolari alla base della malattia.
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