sabato 19 aprile 2014

PER VOI MAMME: LO SVEZZAMENTO!


https://encrypted-tbn2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTcA_BsiPBsAPRnTm8pa4mUnnWwl3iLWW0pNMItYmfwZMnQz13lMolti sono i dubbi delle mamme riguardo a questo passaggio cruciale e delicato della vita del proprio bambino: a quali mesi iniziarlo, quali cibi dare e con quale frequenza ecc.. Per questo motivo vorrei dare qualche informazione in più sugli alimenti e su come dovrebbero essere introdotti nella loro alimentazione perché cominciare nel modo giusto già a quest’età è una maniera per gettare le basi e  possedere delle sane e corrette abitudini alimentari nella vita adulta.

Prima di tutto lo svezzamento prevede la graduale introduzione nella dieta del bambino di alimenti non lattei semisolidi e poi solidi: questo non significa interrompere l’allattamento ma bensì di integrarlo con altri tipi di alimenti.

Il periodo migliore per l’introduzione di cibi diversi dal latte è il 6° mese di vita compiuto del bambino, quando ormai il latte da solo non basta più a soddisfare tutte le esigenze nutritive del lattante, che ha bisogno di un maggior apporto energetico e necessita di alimenti più ricchi di ferro e proteine.

A questa età il bambino è ormai pronto per accettare nuovi alimenti, sia dal punto di vista digestivo che psichico e motorio. Potrà allora accettare il cucchiaino e gestire la deglutizione di cibi densi.

Due sono le parole d’ordine per questa fase delicatissima:

  • FLESSIBILITA’: ogni bambino risponde in modo diverso alla nuova alimentazione.
  • GRADUALITA’: i nuovi alimenti vanno sempre proposti e mai imposti, e vanno introdotti uno alla volta nella dieta, in piccole quantità e a intervalli di almeno una settimana.

Solo in questo modo è possibile abituare il proprio bambino a nuovi sapori, conoscerne i gusti ma soprattutto svelare eventuali reazioni allergiche. Nella seguente tabella potete trovare alcuni alimenti scritti in ordine di potenzialità allergizzante:

 

Alimenti potenzialmente allergizzanti
Uovo
Albume > tuorlo
Latte
Lattoglobulina > caseina > lattoalbumina
Cereali
Frumento > mais > avena > orzo > riso
Carne
Pollo > vitello > coniglio > maiale > agnello
Pesce
Merluzzo > sogliola > trota
Frutta fresca
Fragola > pesca > albicocca> banana > pera
Frutta secca
Arachide > mandorla > noce > nocciola
Verdura
Pomodoro > sedano > spinaci > carota > insalata

 

Le modalità di preparazione del cibo possono essere molto varie, in relazione alle abitudini della famiglia e alle preferenze del bambino, quindi non vi darò indicazioni troppo rigide o schematiche ma solo alcuni accorgimenti di massima:

  • È libertà del genitore gestire l’introduzione di un cibo anziché di un altro nello svezzamento; questo dipende dalle proprie abitudini, cultura ed esperienza;
  • Aumenta gradualmente la consistenza e la varietà degli alimenti man mano che il bambino cresce, secondo i suoi bisogni e capacità. A partire dai 6 mesi si può iniziare ad assumere alimenti frullati, passati o semisolidi. Dagli 8 mesi, la maggior parte dei bambini può mangiare con le mani. A 12 mesi, la maggior parte dei bambini può mangiare certi tipi di cibi consumati dal resto della famiglia;
  • Non forzare mai per l’accettazione di un determinato alimento se questo non è gradito: quello che il bambino non vuole oggi, può essere accettato un altro giorno;
  • Evita i cibi che per le loro dimensioni potrebbero provocare soffocamento (ad es. uva, noci, carote crude..);
  • È molto importante che il bambino possa toccare il cibo, portandoselo alla bocca da solo, con le mani o usando il cucchiaino;
  • Anche per un bambino piccolo il pasto deve rappresentare un’attività piacevole e interessante: per questo la pappa dovrebbe avere colori, odori e sapori gradevoli e stimolanti;
  • Rispetta sempre l’appetito del bambino, cercando di interpretare il suo comportamento e assecondarlo.

Vi riporto nella tabella i tempi migliori e consigliati per l’introduzione di alcune categorie di alimenti:

 

Introduzione degli alimenti complementari al latte materno
Mesi di vita
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
Latte materno
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Latte di partenza
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Latte di proseguimento
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Cereali*
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Frutta e ortaggi**
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Carne
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Formaggio
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Pesce
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Legumi
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Tuorlo d’uovo
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Albume
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

*= L’età consigliata per l’introduzione dei cereali contenenti glutine è ancora oggi oggetto di ricerca. Molti studi consigliano di allattare al seno il più possibile e di non introdurre il glutine prima del sesto mese, per minimizzare il rischio di celiachia.

**= è bene differire l’uso di verdure a elevato contenuto di nitrati come spinaci, bietole, lattuga, cavolo, rapa. I nitrati sono sostanze chimiche già presenti in alcuni prodotti ortofrutticoli in quanto utilizzati come fertilizzanti nei terreni, ma possono anche essere aggiunti in un secondo momento come conservanti e additivi nei prodotti in scatola. I nitrati sono pericolosissimi in quanto sono in grado di ossidare il ferro presente nell’emoglobina, che perde la sua capacità di trasportare l’ossigeno nel sangue. Nei lattanti e nei bambini provoca scarsa ossigenazione e, nei casi più gravi, a cianosi ed asfissia.

 

Ultimi consigli (ma non meno importanti!):

  • Non aggiungere zucchero da tavola agli alimenti: in questo modo potresti favorire l’abitudine al gusto di cibi eccessivamente dolci e l’insorgenza della carie dentale. Se vedi che il bambino non apprezza, è meglio aggiungere del miele o un biscotto in più al latte.
  • La stessa cosa vale per il sale: il palato del bambino si abituerà ad apprezzare cibi meno saporiti e da adulto imparerà ad aggiungere meno sale alle pietanze.
  • Attenzione alle etichette: evita di dare al tuo bambino cibi contenenti coloranti e/o additivi in generale (li trovi scritti come E seguiti da numeri nell’elenco degli ingredienti).

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